lunedì 6 luglio 2020

‼️Scuola: Parliamone‼️
Martedì 7 luglio ore 20:30 siamo in live sulla nostra pagina YouTube insieme al on.
Marina Berlinghieri
e alla dirigente scolastica Vittorina Ferrari dell'istituto Einaudi di Chiari.
Sarà presente vicesindaco della città di Chiari.
Introduce: Sergio Giovanni Arrigotti segretario del PD Chiari e PD Oglio Ovest.
Coordina: Serafina Bandera Responsabile dipartimento scuola PD Brescia.
Seguici sulla pagina YouTube "Pd Chiari":
Vi aspettiamo‼️


sabato 16 maggio 2020

‼️ Il tempo delle donne💐 ‼️
Giovedì 7 Maggio 2020 alle ore 18 sulla piattaforma Zoom si sono collegate le rappresentanti del Partito Democratico ed esponenti dei vari circoli per confrontarsi sulla situazione attuale della donna rispetto al'emergenza Covid-19 e del post Covid. L'incontro virtuale è stato coordinato dalla signora Andrea Catizone e il tema centrale della serata è confluito sull'analisi e le proposte per costruire una Società delle Pari Opportunità. Tutti i partecipanti, compreso il Vice-Ministro degli Interni Matteo Mauri, hanno espresso il timore che dopo questa crisi le donne e la loro condizione sociale ne usciranno peggio di prima, sia in termini lavorativi che di parità di genere. I tre macro-temi trattati in questo incontro sono stati: – la scuola🏫 – la violenza⚠️ – i diritti del lavoro🧰 🏫Tema scuola Con la chiusura della scuola dopo le vacanze di Carnevale le famiglie e gli insegnanti si sono trovati ad affrontare una situazione nuova e difficile: la didattica a distanza (Dad). Attraverso piattaforme e registri elettronici si è cercato di trasmettere conoscenze e apprendimenti, facendo vivere la scuola ancora come luogo di vita, di contatto, di appartenenza e di collaborazione, appellandosi al famoso “patto educativo” che si condivide all'inizio di ogni nuovo anno scolastico: genitori, docenti, alunni e dirigenti fanno la loro parte affinchè il percorso degli alunni sia proficuo e stimolante. Ovviamente la Dad ha avuto i suoi limiti: ampliare le differenze sociali, quelle tra studenti più autonomi e quelli invece in difficoltà (dsa, bes, alunni con diagnosi di disabilità), far crollare l'attenzione, esporre i più piccoli a rischi legati all'abuso di strumenti tecnologici. Questo stop forzato ha fatto emergere anche l'aspetto dello scarso investimento che è stato fatto fino ad oggi sulla scuola come la ristrutturazione degli edifici scolastici, il supporto tecnologico, la formazione docenti, la presenza di risorse umane e di organico. Si auspica che per Settembre venga stilato un protocollo d'emergenza con delle linee guida per quanto riguarda il rientro in sicurezza degli alunni e la riorganizzazione degli spazi e del tempo scolastico ed extrascolastico. Enti locali, terzo settore e Welfare dovranno collaborare e fare la loro parte in questa nuova ripartenza. A tal proposito le proposte emerse in questo dibattito sono state: la presenza di un insegnante ogni dieci alunni (stop alle cosiddette classi pollaio), la messa al centro della relazione attraverso gli apprendimenti slegati dalla suddivisione in materie (modello svedese), utilizzo di altri edifici per avere classi in presenza più ridotte, riqualifica degli spazi aperti come luoghi ricreativi. L'obiettivo finale emerso è quello di riportare i bambini e gli adolescenti ad una situazione di normalità attraverso stimoli nuovi ma al più presto possibile, perchè, come dice il noto pedagogista Daniele Novara, i nostri ragazzi sono in uno stato di alterazione neurocerebrale e non sappiamo quanto resisteranno. ⚠️Tema violenza La situazione di clausura impostaci ha fatto emergere un'altro dato sconfortante: l'aumento dei casi di violenza e abuso nei confronti delle donne. Giorni e giorni costrette in casa con il proprio aguzzino senza un minimo supporto dall'esterno a causa del lockdown. Proprio su questo tema il Vice-Ministro Matteo Mauri si è espresso riportando i dati di un grafico che rappresentava l'andamento degli omicidi in Italia: sono calate le vittime degli assassini ma sono aumentate quelle di genere. Questo, sottolinea Mauri, fa trasparire come la logica di inferiorità dell'immagine della donna sia profondamente radicata nella cultura e qui si appella alla funzione educativa della scuola che deve combattere tale differenza e far vivere la pari opportunità come risorsa nelle giovani generazioni. Le iniziative proposte in questa situazione di emergenza sono state la richiesta presso le farmacie della famosa “mascherina 1522” e i video postati sui social di chiamate alle forze dell'ordine facendo finta di ordinare una pizza. Da questo quadro predomina l'esigenza di una legge forte contro la violenza sulle donne e la necessità di combattere la differenza di genere a livello culturale (partendo dalla scuola), al governo e nel mondo del lavoro. 🧰Tema lavoro I dati emersi in questa videoconferenza sono allarmanti: – in Italia il 56% di chi ha una laurea è donna e il 40% delle mamme tra i 25 e i 49 anni con figli minorenni non lavora; – il 76% degli operatori sanitari sono donne come il 95% degli operatori scolastici – a livello salariale gli uomini percepiscono il 16% in più di stipendio a parità di mansione lavorativa e a livello pensionistico addirittura il 35% in più rispetto alle donne – 1 sindaco su 7 è donna in Italia – il 29% dei dirigenti è donna a causa della difficoltà ad accedere ai fondi per i finanziamenti d'impresa. Questo quadro decisamente sconfortante mostra più che mai l'esigenza di pensare a nuovi modelli di convivenza per migliorare la situazione attuale. Le proposte per tutelare le donne e far evolvere la società, espresse dal team riunitosi in questa conferenza, sono state le seguenti: – l'obbligatorietà della parità di genere attraverso una legge chiara – l'annullamento del pay gap (il divario retributivo di genere) – l'introduzione del congedo parentale maschile obbligatorio – l'investimento su servizi per l'infanzia – l'incentivazione dello smart working – l'introduzione degli sgravi fiscali per i figli – la flessibilità degli orari scolastici Tutte queste misure potrebbero davvero portare ad un riequilibrio di genere e permettere alle donne di non dover essere costrette ad una scelta come spesso accade che oscilla tra il lavoro o la famiglia, l'essere indipendenti economicamente o dipendere totalmente dal compagno/dai genitori, essere madri o career woman (donne in carriera). Se questa pandemia ci deve insegnare qualcosa, se il nostro affrontare l'ignoto di questi mesi rappresenta una risorsa da utilizzare d'ora in poi per avviare il cambiamento, allora che confluisca in questa direzione. Noi ci crediamo e ci lavoreremo! [Eleonora Picenni]🌷 #iltempodelledonne

martedì 12 maggio 2020

MASCHERINE E GUANTI GETTATI PER TERRA SONO PERICOLOSI. UNA MOZIONE DEI GRUPPI CONSIGLIeRI DI MAGGIORANZA.

Guanti monouso, mascherine, ma anche salviette e bottigliette di disinfettante vuote. Sono i ‘nuovi’ rifiuti abbandonati sui marciapiedi. La loro destinazione sarebbe la raccolta indifferenziata, dove bisognerebbe gettarli solo dopo averli avvolti in due o più sacchetti per essere sicuri che nulla fuori esca. Oltre a sporcare la strada il pericolo è quello di poter contagiare altre persone se si è positivi al virus senza saperlo. L’Istituto Superiore di Sanità ha spiegato come smaltire questi materiali sul suo sito.
Uno studio ha dimostrato che il Coronavirus resiste a diverse temperature su varie superfici: su una mascherina potrebbe vivere anche fino a sette giorni.
“Ricordiamo che i dispositivi sanitari sono molto resistenti e potrebbero durare nell’ambiente decine di anni come accade per le buste di plastica più spesse o i flaconi di liquidi più resistenti – si legge sul sito di Legambiente, dove viene sottolineato l’impatto ambientale dell’abbandono di questi rifiuti – Responsabilizzare e informare i cittadini per combattere maleducazione e inciviltà è fondamentale anche per evitare di ritrovarci a dover liberare piazze, strade e giardini da guanti e mascherine oltre ai soliti rifiuti in plastica”.
Per tutti questi motivi come gruppi consigliari di maggioranza in Comune, PD, Per una Chiari Virtuosa, Patto per Chiari Insieme, Chiari al Centro e Ermanno Pedersoli abbiamo presentato una mozione indirizzata al Sindaco, alla Presidente del Consiglio Comunale e al Presidente della società Chiari Servizi srl affinchè venga realizzata una campagna di sensibilizzazione “contro la dispersione dei dispositivi di protezione individuale”.
L’iniziativa nasce nell’ambito di una proposta nata dalla rete “amministratori per l’ambiente”. Difendere l’ambiente e la salute di tutti i cittadini è fondamentale.
Sergio Arrigotti
Portavoce Circolo Pd Chiari
Pubblichiamo di seguito il testo della mozione firmata per quanto riguarda il Pd dal nostro capogruppo Ludovico Goffi.
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Chiari, lì 11/05/2020
Al Sindaco del Comune di Chiari
Avv. Massimo Vizzardi
Alla Pres. del Consiglio Comunale
Dott.ssa Laura Capitanio
p.c. Al Pres. della società Chiari Servizi srl
Ing. Marco Salogni
OGGETTO: mozione a favore di una campagna di sensibilizzazione “contro la dispersione dei dispositivi di protezione individuale”.
Considerata l’attuale situazione di emergenza dovuta alla diffusione del  virus SARS Cov-2 ed il protrarsi della stessa nei mesi a venire;
Considerato che i DPI sono uno strumento di fondamentale importanza per la salvaguardia delle vite umane, indispensabili al fine di evitare la diffusione del contagio;
Avendo purtroppo rilevato un frequente abbandono di tali dispositivi, rappresentando un forte danno ambientale e al contempo un problema di igiene e sicurezza sanitaria;
Appreso da recenti studi del Politecnico di Torino una stima di impiego di circa un miliardo di mascherine al mese;
Alla luce di queste considerazioni,
Il consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta
Ad avviare una campagna di sensibilizzazione “contro la dispersione dei dispositivi di protezione individuale”, attraverso i propri canali mediatici, finalizzata ad un corretto smaltimento di tutti i Dispositivi di Protezione Individuale.
A lavorare di concerto con la società partecipata Chiari Servizi S.r.l. affinché tale campagna possa ottenere ampia risonanza e che si ipotizzino, come per lo smaltimento dei rifiuti, giuste sanzioni per eventuali trasgressori.
Come da Regolamento per l’organizzazione e il funzionamento del Consiglio Comunale art. 50, si chiede di iscrivere la seguente proposta all’ordine del giorno della prossima adunanza.
L’occasione ci è gradita per porgere cordiali saluti.
Per una Chiari Virtuosa                               Partito Democratico                   Patto per Chiari Insieme
Cristian Vezzoli                                                 Ludovico Goffi                               Laura Rocco
Chiari al Centro   
Alessandro Gozzini                                       Ermanno Pederzoli

mercoledì 6 maggio 2020

Cari amici ecco per voi un elenco di piccoli suggerimenti che consigliamo caldamente di seguire quando ci si imbatte in una notizia che apparentemente puo' sembrarci veritiera, ma che in fondo potrebbe rilevarsi una cosiddetta "fake news".
Solo dopo aver seguito questi semplici ma efficaci consigli possiamo allora eventualmente considerare la notizia in essere probabilmente veritiera e condividerla di conseguenza.
#stopfakenews



venerdì 24 aprile 2020



25 APRILE FESTA DELLA LIBERAZIONE
IL PD ADERISCE AL FLASHMOB DI ANPI
CANTIAMO BELLA CIAO DA OGNI FINESTRA
ESPONIAMO IL TRICOLORE AI NOSTRI BALCONI

Mai come in questo momento, il nostro Paese ha bisogno di ricordare l'importanza e il significato di questo giorno di Liberazione e di Festa della democrazia.

Come tutti gli anni così anche oggi vi è chi tenta di svilire il valore della Festa della Liberazione. La destra di La Russa e della Meloni, con la scusa della pandemia, vuole ad esempio cambiarne il significato, proponendo di onorare le vittime di tutte le guerre, ricordando insieme anche quelle del Coronavirus, e cantando la canzone del Piave. 

Ma questa è la Festa della Liberazione dal nazifascismo, è la Festa della Resistenza, dei partigiani, non è altro. 

Quest'anno, con l'emergenza sanitaria che stiamo vivendo e che ci costringe a stare lontani, la Festa della Liberazione è allora una opportunità ancora più preziosa per riaffermare con forza i valori della Resistenza, della Costituzione e della democrazia. Anche se non potremo scendere in piazza, il 25 aprile è l'occasione, ancora una volta, per celebrare la Festa della Liberazione guardando al futuro, per impegnarci ancora di più ad affermare i principi della nostra Costituzione, convinti che solo così il nostro Paese potrà ripartire all'insegna dell'unità e della speranza.

Celebreremo la Festa della Liberazione in modo diverso, ma non per questo meno intenso e partecipato. I nostri valori restano liberi e forti. Sono i valori dell'antifascismo, della democrazia, della dignità del lavoro, della solidarietà e della libertà. Sono i valori indelebili della Costituzione.

Per questi motivi abbiamo aderito all'appello lanciato da ANPI per celebrare la Liberazione, e faremo sentire le voci della nostra comunità. 

Il 25 aprile, alle ore 15.00, invitiamo tutti, ognuno dalla propria casa, distanti ma uniti, a cantare Bella Ciao e ad appendere il tricolore alle finestre di ogni abitazione. 

Sergio Arrigotti
Portavoce PD della Zona Chiari/Palazzolo Oglio Ovest